Contessa Entellina
 
Il Comune
Piccolo comune montano nella Valle del Belice, conta circa 2000 abitanti. L’altitudine del centro abitato e di 571 metri sul livello del mare. Il paese comprende, oltre al capoluogo, anche quattro borghi: Piano Cavaliere, Cozzo Finocchio, Roccella e Castagnola con il suo vasto terrirtorio che si estende per circa 13.700 ettari. Per la peculiare identità dei suoi abitanti, Contessa è considerata oasi etnica, linguistica e religiosa (comunità italo - greco - albanese). Le attività prevalenti sono l’agricoltura e la pastorizia. Il paese dista circa 80 Km da Palermo e 40 da Sciacca ( collegamento S.V. Palermo - Sciacca).


Cenni Storici
Dal XV al XVIII secolo molti albanesi si rifugiarono in Italia, per sfuggire alla dominazione ottomana, e fondarono o ripopolarono circa 80 località nel meridione d’Italia. Contessa Entellina è una delle 54 località, che conservano ancora la lingua, il rito ed i costumi degli antenati albanesi. La storia di Contessa anteriore al 1450, data in cui inizia la sua ricostruzione ad opera degli albanesi, è documentata da pochi riscontri storici, che testimoniano la sua esistenza. Notizie più precise su Contessa sono riportate invece, dal XVI secolo ad oggi, in tanti documenti ufficiali (atti notarili, amministrativi, ecclesiastici...), che riguardano la nuova
comunità degli albanesi stabilitasi nell’antico casale. L’attuale Contessa Entellina, originariamente era denominata Vinea Comitissae poi Casale Comitissae, successivamente Contessa e infine, per non confonderla con altre località omonime, nel 1875 è stato aggiunto l’aggettivo Entellina, per la presenza nel suo territorio dell’antica città di Entella. L’attuale denominazione pertanto è Contessa Entellina, in albanese Kundise ed in siciliano Cuntissa.

Da Visitare
Abazia di Santa Maria del Bosco (830 m slm); Castello di Calatamauro (764 m slm); Antica città di Entella (545 m slm); Grotta di Entella; Museo archeologico; Antico mulino calatamauro; Riserva Naturale Orientata Monte Genuardo (bosco del Pomo); Diga Garcia; Castello di Vaccarizzo (Antica Masseria); Chiese SS. Annunziata e San Nicolò (Klisha - Chiesa Greca); Chiesa Latina (S. Maria delle Grazie - Shèn Mària).


Feste e tradizioni
Il giorno dell’Epifania con il tradizionale Volo della Colomba; Festa di San Giuseppe con visita agli Altari (19 Marzo secondo il calendario di rito romano); Notte precedente il sabato di Lazzaro; Canto del Cristòs Anèsti la notte che precede la Pasqua; Sant’Antonino (13 Giugno); Festa della Madonna della Favara (8 settembre), caratteristico ogni anno il rinnovarsi del tradizionale sali - scendi della Vara davanti la chiesa Latina. Festa di San Nicola con la distribuzione dei panini benedetti. Festa dell’Immacolata con il tradizionale rogo di due pupazzi di paglia che rappresentano i diavoli.