cucina mediterranea
introduzione | cosa scegliere a tavola | i fritti | i dolci | ricette Testo di Patrizia Riotta

 Cosa scegliere a tavola
 

Dovendo far fede alla tradizione siciliana, bisogna precisare che gli antipasti, in quanto tali non esistono ma, in ogni ristorante o trattoria, disposti su un grande tavolo, sono quasi d'obbligo i tipici saporiti assaggini che, in attesa della pasta, intrattengono la fame di chi non riesce ad aspettare o meglio a resistere . Ecco elencati i più diffusi: 

- Sarde salate in olio d'oliva 

- Acciughe sotto aceto 

- Pomodori secchi 

- olive bianche e nere 

- cardoni, carciofi, broccoli fritti in pastella 

- Caponata di melanzane 

- Frittate con verdura 

- Frittella di carciofi, piselli e fave 

- Sarde a "Beccafico" 

- Zucca gialla in agrodolce 

- Caciocavallo all'Argentiera  
(formaggio fritto in agrodolce) 

- Melanzanine 'mmottonate"  
(ripiene di aglio, caciocavallo, menta e cotte in salsa di pomodoro) 

- Carciofi "attappati"  
(carciofi ripieni di pan grattato, formaggio, prezzemolo chiusi da una frittatina di uova e cotti in salsa di pomodoro) 
 
 

LA PASTA 

La grande varietà di forma, rispecchia la fantasie dei siciliani, ma il motivo non é soltanto questo, in quanto é proprio la forma diversa della pasta che ispira quale tipo di condimento accogliere. Ecco alcuni tipi di pasta: Ziti, Spaghetti, Bucatini, Cavatoni, Curadduzzi, Capelli d'angelo, Margherita, Fusilli, Ruote di carretto, Bucato, Rigatone, Anelletti, Cavati . 

... dai quali nasceranno: 

- Spaghetti alla Norma  
(salsa di pomodoro con melanzane fritte e basilico fresco) 

- Spaghetti c'anciova  
(acciuga sciolta nell'olio d'oliva e aglio con l'aggiunta di pan grattato abbrustolito e prezzemolo) 

- Bucatini con i broccoli in tegame  
(cavolfiore, uva passa, pinoli, acciughe, cipolla e poca salsa di pomodoro) 

- Bucatini con le sarde  
(sarde fresche, cipolla, uva passa, pinoli, finocchietto di montagna zafferano) 

- Spaghetti al nero di seppia  
(vesciche di pesce dal colore nero, olio, aglio e poco estratto di pomodoro) 

- Anelletti al forno  
(pasticcio al forno con ragù di carne tritata, piselli, prosciutto, formaggio fresco, ricoperto di pan grattato) 

- "pasta salsiccia e ricotta "  
(al ragù con salsiccia , salsa di pomodoro e ricotta fresca) 

- Spaghetti alla carrittera  
(aglio, olio, peperoncino, prezzemolo e pecorino). 
 
 

LE MINESTRE 

- "Maccu" di fave  
(fave secche "ammaccate" con finocchietto e poca salsa di pomodoro) 

- minestra di legumi  
(lenticchie, fagioli, ceci) 

- minestra di verdure  
(pasta con verdura di stagione). 
 
 

LE CARNI 

- Falso magro  
(grande involtino di carne ripieno di pan grattato, cipolla, uva passa, pinoli, uova, formaggio e aromi, cotto in salsa di pomodoro) 

- Spiedini alla palermitana 
(involtini di manzo ripieni di pan grattato, uva passa, pinoli, formaggio, aromatizzati con alloro e 
cipolla) 

- Castrato  
(pezzetti di agnello alla griglia) 

- Agnello "aglassato"  
(pezzetti di agnello in umido con patate) 
 
 

IL PESCE 

- "Sicciteddi murati"  
(seppie in umido con cipolla e poco pomodoro) 

- Sarde alla ghiotta 
(sarde fresche, zafferano, olio, sale, pepe e cipolla) 

- Sarde a linguate  
(sarde fresche aperte fritte condite con cipolla in agrodolce) 

- Calamari ripieni  
(calamari alla griglia ripieni di pan grattato, formaggio, aglio, prezzemolo) 

- fritto misto  
(di polipetti calamaretti e gamberi) 

- Polpette di neonata  
(polpette fritte di pesciolini appena nati) 

- Cicirello bollito con olio limone e prezzemolo 

- Baccalà con le patate 
 
 

LA FRUTTA 

Se ne può trovare una grande varietà a seconda della stagione, infatti oltre alle arance, mele, pere o banane diffuse tutto l'anno, in autunno, dopo le prime piogge si troveranno in abbondanza i fichi d'india, in estate di fichi bianchi o neri, pesche, "mellone" (anguria) oppure i rinfrescanti gelsi bianchi o neri venduti per strada in invitanti ceste di vimini decorate con foglie verdi. 
 
  

I VINI 

Il vino di Sicilia soltanto negli ultimi anni e' stato valorizzato qualitativamente in quanto, in passato, ha sempre svolto la funzione primaria di vino da taglio. Ed é proprio questa la fama del più famoso vino nero siciliano prodotto a Pachino. Questo vino, chiamato anche "Tintore" per la sua capacità di dare tono e colore ad altri vini dalle caratteristiche meno decise, viene ormai apprezzato anche come vino da pasto; corposo ed odoroso d'uva, rimane l'unico vino in Sicilia a cui molte bottiglie invecchiate 
e dalle marche altisonanti, debbono la propria fama. Non è facile orientarsi o fare una elencazione dei vini siciliani, il maestro Veronelli ne elenca addirittura trecento cinquanta e, come li definisce lui, "di buona beva" degni di migliore vinificazione, alcuni ottimi, degni di miglior conoscenza". 
Ottima è anche la produzione dei vini cosi' detti " locali", reperibili oltre che nelle caratteristiche taverne, anche in alcuni ristoranti a prezzi più modesti del vino imbottigliato. 
In alcuni paesi della provincia, le donne preparano ancora in casa il Rosolio, liquore dal gusto molto dolce e denso, si ottiene miscelando allo spirito e zucchero svariate essenze sia di cannella, di rosa, di menta, di vaniglia o anche di mandarino o di limone. 
Per i più' volenterosi ecco la ricetta rubata dalle cucine delle nonne: 
gr.. 800 zucchero - gr.. 400 acqua - gr..300 spirito - Fare bollire acqua e zucchero, filtrarla 2 volte, unire lo spirito e l'essenza, mescolare il tutto e lasciarlo riposare almeno una settimana prima di gustarlo. 

I D.O.C. DI SICILIA 

MARSALA 
Non esiste un procedimento particolare per produrre questo prezioso vino liquoroso, in quanto il marsala nasce Marsala e rimane tale e quale anche per secoli. Proprio per questo esistono delle bottiglie da collezione che pur essendo centenarie, hanno mantenuto intatte le caratteristiche di questo vino. 
Ottimo da dessert e dopo tavola, ma anche da dolci, da frutta e da gelato. 

MALVASIA 
Prodotto nelle isole Eolie, anticamente si produceva soltanto nelle famiglie ed era gelosamente conservato per rallegrare le feste o per portare via la tristezza. Dal colore giallo oro o rosso chiaro a seconda delle annate, uscito dalla botte e miscelato all'acqua fresca si trasforma, nelle calde estati, in ottima dissetante bevanda. 

MOSCATO DI PANTELLERIA 
Ricavato dallo Zibibbo, che in arabo significa uva, può assumere le caratteristiche di vino dolce o secco ed è molto apprezzato se servito fresco. Il colore è giallo ambrato e può raggiungere anche i 17 gradi. 

PASSITO DI PANTELLERIA 
Prodotto con uva zibibbo seccata al sole, veniva considerato dagli antichi vino da meditazione, forse per l'aspetto di nettare ambrato che riporta la fantasia alle bevande degli Dei e per il presunto effetto afrodisiaco. Molto aromatico e dal colore giallo dorato si apprezza servito fresco. 

BIANCO D'ALCAMO 
Prodotto nella zona del Trapanese, dal colore giallo paglierino con riflessi verdastri, molto aromatico, raggiunge circa gli 11 gradi, servito freddo accompagna antipasti di mare, pesce e crostacei. 

VINO DELL'ETNA 
Prodotto nella zona dell'Etna, bianco, rosso e rosato raggiunge al massimo i 13 gradi. 

CERASUOLO DI VITTORIA 
Prodotto nel territorio del ragusano, rosso brillante e intenso, tipico della ciliegia molto matura. Raggiunge circa i 13 gradi e si abbina a piatti a base di carne, arrosti e salsicce. 

SANTA MARGHERITA BELICE 
(Prodotto a Contessa Entellina). Bianco, secco, si accompagna ottimamente con pesce, crostacei e formaggi a pasta molle piccanti. 
 

I VIGNETI NEL PALERMITANO 

CORVO - si produce nei vigneti della Sicilia centro-occidentale 
REGALEALI - si produce nei vigneti tra Palermo e Caltanissetta 
LISCA BIANCA - si produce nei vigneti tra S. Giuseppe Jato e S.Cipirrello 
DONNA FUGATA - si produce nei vigneti di Contessa Entellina 
VALLEDOLMO - si produce nei vigneti tra Palermo e Caltanissetta 
CERDESE - si produce nei vigneti di Cerda 
IMERIO - si produce nei vigneti di Cerda 

Infine é il famoso vino alle mandorle di Castelmola, un piccolo paese sopra Taormina che soltanto pochi conoscono. Qui si potrà gustare ed anche acquistare, uno splendido vino bianco, secco creato con la fusione di alcool con mandorle amare erbe ed essenze agrumarie. Si beve liscio e fresco, con una fetta d'arancia o limone, è indicato come aperitivo, digestivo o per la preparazione di particolari dessert e cocktai1s.