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Letture visuali ^^^LOGGIATO SAN BARTOLOMEO^^^
Data inizio 14/05/2010 - Data fine 13/06/2010
C.so Vittorio Emanuele, 25 - LOGGIATO SAN BARTOLOMEO, Palermo (PA)
infoline 091-6123832; 091-6628923/8450/8290

  www.provincia.palermo.it

Oltre 60 opere in allestimento, tra pittura, scultura, installazioni. A cura di Salvo Ferlito. Così l'associazione ''Pittorica'' festeggia i suoi 'primi' 10 anni. Fino al 13 giugno 2010.

Palermo, 14 maggio 2010 - Un collettivo di 53 artisti per oltre 60 opere, un autentico 'pantheon' di autori, tra romanzieri, poeti, saggisti, rievocati e reinterpretati con i mezzi espressivi della pittura, della scultura, della fotografia e delle installazioni.
Si articola in due percorsi - arte e letteratura, immagine e racconto - l'esposizione ''Imaginarie - Letture visuali'', promossa dalla Provincia Regionale di Palermo, curata da Salvo Ferlito e e organizzata dall’associazione “Pittorica” nel decennale della nascita.
La mostra, in allestimento dal 14 maggio al Loggiato S.Bartolomeo (corso Vittorio Emanuele 25, Palermo), propone un originale accostamento tra arti visive e scrittura: agli artisti - tutti selezionati tra i 140 che nel corso di questi 10 anni hanno aderito al progetto di “Pittorica” – è stato chiesto di scegliere un’opera letteraria, versi, pagine di narrativa o anche solo un aforisma, e interpretarla seguendo l’ispirazione, nella maggior parte dei casi realizzando nuove opere, negli altri scegliendone una dalla propria produzione.
“Questa mostra - sottolinea il Presidente Avanti – è un tributo alla straordinaria vitalità dei nostri artisti e alla dirompente carica comunicativa che il binomio arte-letteratura ha sempre esercitato. In dieci anni di attività ‘Pittorica’ ha saputo creare un vero e proprio cenacolo di autori, dove le arti visive sono state materia prima di dialogo e di confronto ma in un contesto culturale più ampio, che ha abbracciato la letteratura, la storia, la filosofia, per guardare con lucidità e disincanto al nostro tempo”.
“La Provincia – commenta l’assessore Dalì – presenta un’iniziativa di ampio respiro culturale, che unisce autori di estrazione anagrafica ed esperienze stilistiche diverse in un grande affresco sul valore senza tempo dell’arte e della letteratura, che continua ad affascinare e a illuminare le grandi questioni della modernità”.
Così – solo per citare alcuni degli ‘accostamenti’ proposti dalla mostra – Antonella Affronti interpreta “La pietà” di Giuseppe Ungaretti nell’acrilico su tela dal titolo “La roccia svela e rivela”, Alberto Amodeo il Cervantes di “Elegia per Dulcinea”, Marisa Battaglia dipinge con i toni caldi di una Sicilia reale e al tempo stesso metafisica i paesaggi di “Guardie e ladri” di Andrea Camilleri, Francesca Cannatella firma un dittico in acrilico su tela dai toni cupi del grigio e del nero per rappresentare la tragedia dell’Olocausto secondo Primo Levi. E ancora, Gaetano Costa cita Karl Kraus, Leonardo Cumbo è l’autore di una scultura in bronzo e legno ispirata agli scritti di Galilei, Angelo Denaro dipinge l’Infinito di Leopardi, Pietro Emanuele assembla rame, chiodi, carta adesiva, ottone e acrilici per dare forma alle profondità insondabili del Paradiso di Dante, canto XXIII. In allestimento, ancora, opere di Giuseppe Fell, Sergio Figuccia, Anna Kennel, Chiara Leto, Maurizio Priolo, Salvatore Provino, Tino Signorini, che traccia con il prediletto e irrinunciabile contè i contorni lunari della “Notte cittadina” del poeta, scrittore, drammaturgo e epigrammista Giovanni Arpino. Figurano così nelle citazioni Prevert e Baudelaire, Pirandello e Milan Kundera, Victor Hugo e Eugenio Montale, Checov e Schnitzler, Chack Barris e Antonio Borgese. L’allestimento si articola in tre sezioni: le opere astratte e di grafica al primo piano, l’arte figurativa al secondo, i paesaggi al terzo.
“Immagine e racconto – scrive Ferlito nel testo critico in catalogo - nascono quindi, inevitabilmente, come un tutt’uno, facendo dei codici visivi ancestrali una forma di scrittura ‘ante-litteras’, capace di ‘parlare’ e ‘fabulare’ ad ogni osservatore-ascoltatore senza quelle discriminanti alfabetiche che, col profilarsi delle scritture storiche, avrebbero ben presto contribuito a porre in essere differenti modelli di comunicazione (e correlata comprensione) tipici delle società stratificate e più modernamente organizzate in classi sociali”. Il curatore sottolinea come le opere in allestimento non siano semplici illustrazioni, ma pittusto delle “cogitate elaborazioni”, […] “più pausate e meditate decantazioni, sì da garantire esiti quanto più simpatetici e armoniosi fra ‘stimolo’ e ‘risposta’. Le molteplici soluzioni che ne sono derivate, ad onta del loro ‘babelico’ e ‘centrifugo’ sembiante (per altro in linea con le corrispettive scelte letterarie, che non a caso vanno dai classici più celebrati e consacrati ad inediti assoluti), si confermano però del tutto compatibili con gli orientamenti dell’arte contemporanea, indicando una libertà espressiva e una possibilità di confronto dialettico coi moduli dell’attualità e del passato prossimo e remoto, dagli effetti altamente ‘maieutici’ e soprattutto marcatamente ‘contaminatori’”.

La mostra resterà aperta fino al 13 giugno e potrà essere visitata gratuitamente dal martedì al sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 16:30 alle 19:30; la domenica, solo dalle 10 alle 13. Chiusura il lunedì. L’ingresso è gratuito. Per informazioni, 091-6123832; 091-6628923/8450/8290; 


nella foto: ''La giara'', di Giuseppe Muliello, liberamente ispirata all'omonima novella di Luigi Pirandello



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